Un’antica fattoria gestita dai monaci nel XVII secolo è stata acquistata un anno fa da due coniugi che vivono nel Perche da quasi 20 anni. Questa casa era una delle preferite della coppia: le sue vecchie pietre, i suoi volumi, i suoi caminetti e i suoi materiali originali risuonavano come un invito. I nuovi proprietari vi hanno realizzato un concept store con sala da tè, mercatino delle pulci e alloggio sotto il tetto.
Nella casa (già ristrutturata all’epoca dell’acquisto) non sono stati necessari grandi lavori, se non qualche colore da cambiare e alcune rifiniture da effettuare. Per la decorazione. ai due appassionati “chineurs” è bastato seguire l’amore che nutrono entrambi per il vintage e i mobili antichi, mixati sapientemente con pezzi di design.
In termini di colori, per abbinarsi all’antica pietra luminosa locale, le sfumature sono molto naturali. Bianco sporco, marroni, beige, argilla, grigi e solo un tocco di verde kaki nel soggiorno per riecheggiare la bellezza della natura del parco naturale del Perche. Tonalità con cui è facile convivere e di cui non ci si stanca mai. Per l’arredo, i mobili della vecchia casa hanno trovato il loro posto qua e là, appena integrati da altri più adatti ai volumi della nuova dimora.
Moltissimi i mobili ritrovati negli anni nelle vendite di garage e nei mercatini delle pulci; niente di grande pregio ma tutto per creare una bella e calda atmosfera arricchita da qualche tocco di modernità.
Viene data priorità ai mobili professionali e ai mobili usati conservati con la loro patina o nel loro colore originale. Nel soggiorno recentemente ridipinto con vernice pigmentata, la gamma va dal nero al bianco attraverso tutte le sfumature del beige – solo una parete è stata ridipinta in verde kaki. Per Natale, basta l’arredamento e qualche piccolo accento festivo.
In soggiorno, solo un abete coperto da una pioggia di luce e ancora e ancora candele. I tre figli della coppia, ormai ragazzi, sono cresciuti e il Natale ruoterà principalmente attorno a momenti condivisi. Accanto al fuoco e davanti al grande camino originale si parla di viaggi, di musica, di futuro…
L’arredamento è scandito da creazioni, oggetti riportati dai viaggi e ceramiche fatte in casa, la nuova passione del proprietario. Divani, poltrone e luci contemporanee formano un interessante mix and match che contrasta con la classicità del luogo. In tutta la casa, piastrelle e vecchi pavimenti compongono patchwork coerenti. Anche se la casa non è enorme, nonostante le apparenze, i volumi sono comodi e accoglienti allo stesso tempo.
L’atmosfera della casa è rilassante e la vista sul giardino rafforza questa sensazione di benessere. La natura fa da cornice a questa antica residenza e il tempo spesso sembra essersi fermato. Solo il canto degli uccelli e il fruscio del vento tra gli alberi riportano dolcemente alla realtà.
Di sopra, tre stanze sono servite da un corridoio monastico. Due ambienti sono rivestiti in legno e in origine dovevano essere celle di monaci. Lo stato del legno lo testimonia e la patina del tempo aggiunge ulteriore anima. La grande camera da letto principale funge anche da ufficio.
L’armadio-spogliatoio è stato realizzato dai precedenti proprietari con una struttura in legno vecchio chiusa da tendoni di lino. Di fronte al letto ha trovato posto una vecchia panca proveniente da un asilo. I comodini non corrispondenti sono sormontati da lampade industriali fai-da-te. Coperte di lana si abbinano a cuscini marocchini: la decorazione riflette l’immagine della casa, semplice, originale e autentica.