Stile di vita siciliano

Con la loro casa colonica del XIX secolo nascosta in un rigoglioso giardino verde, con vista sul maestoso Monte Etna e sul Mar Ionio, Carla e Simone non avrebbero potuto scegliere un posto più idilliaco in cui crescere la loro famiglia.

Una lampada Pistillo degli anni ’60 è appesa accanto a un ritratto rinascimentale e sopra una collezione di ceramiche contemporanee, mentre altrove nella casa, un divano del XIX secolo è appoggiato vicino a una scultura in feltro e sotto una fila di dipinti vecchi e nuovi. Questa fattoria nella Sicilia rurale, alle pendici del Monte Etna e immersa tra gli ulivi, è un mix arioso di reperti unici, arte eclettica e artigianato contemporaneo: un look che molti cercano di emulare, ma che non è facile da realizzare.

Sorprendentemente, non era lo stile originale che i proprietari di casa Carla e Simone stavano cercando: “Avevamo arredato la casa con tutti i pezzi essenziali che facevano parte del tradizionale look da fattoria”, dice Carla. Poi, circa tre anni dopo esserci trasferiti, siamo stati derubati”. Carla ricorda di essere tornata a casa una sera e di aver trovato la casa vuota. Era stato portato via tutto. I mobili, i tappeti… tutto. È stato uno shock enorme”. In seguito, ha scoperto con grande sorpresa che, nonostante tutto ciò che aveva perso, aveva acquisito un nuovo approccio alla vita. “All’improvviso ho capito cosa conta davvero per me. Gioielli: non importanti. Mobili: solo cose che potevano essere sostituite. Famiglia: la cosa più importante della vita”, dice.

Ventisette anni fa, la coppia si era appena sposata e cercava un posto dove mettere su famiglia. Si innamorarono subito di questo posto, allora un insieme disordinato di edifici agricoli ricoperti di edera, e della sua posizione rurale, dove nelle belle giornate si possono avvistare le aquile che volteggiano in alto. “Un tempo era una cantina vinicola”, spiega Carla, ma il vigneto era stato da tempo sostituito da un uliveto. All’inizio, solo una piccola parte della casa era abitabile, mentre altre erano prossime al crollo”. Ma questo non li scoraggiò. Dopo aver trovato la loro casa per sempre, non avevano fretta di apportare grandi cambiamenti e la casa cresceva insieme alla loro famiglia. “Ristrutturavamo parti solo quando diventavano necessarie”, dice Carla.

Dopo il furto, Carla era riluttante a creare una copia carbone di ciò che aveva perso e, poiché non poteva spendere molto per riarredare la loro casa, si è rivolta ai mercatini delle pulci: ?L’esperienza mi ha aperto gli occhi su un mondo prima sconosciuto. Il processo di ricerca di tesori a prezzi molto bassi è stato così piacevole che il vintage è diventato la mia passione.’ Nel corso degli anni, Carla è diventata abile nell’individuare bellezza e potenziale ovunque e ciò che è iniziato come un modo per arrangiarsi si è trasformato nella sua filosofia di design: una vecchia porta del garage è diventata un tavolo, il tronco di un mandarino morto in giardino è diventato la base di una consolle e un divano elegantemente curvo lasciato senza tante cerimonie sul ciglio della strada ha ricevuto nuova vita dopo essere stato rivestito con un tessuto toile de Jouy.

“All’inizio pensavo che, se mai i ladri fossero tornati, probabilmente se ne sarebbero andati perché non avrebbero trovato niente di attraente tra le nostre cose di seconda mano”, ride Carla. L’atteggiamento verso l’usato è decisamente cambiato: mentre parole come “vintage” e “seconda mano” sono sulla bocca di tutti in questi giorni, 20 anni fa in Sicilia non se ne sentiva parlare o erano malviste”.

Con la sua perfetta miscela di vintage e contemporaneo, tradizionale e tribale, l’interno della vecchia fattoria esprime certamente lo spirito avventuroso di Carla, ma sono i toni naturali a parlare dell’atteggiamento concreto che ha acquisito in un momento di crisi. Dopo oltre 20 anni di amorevole lavoro di ripristino della vecchia fattoria e di riempimento di tesori, potrebbe non sembrare più una semplice casa. Ma sotto il suo aspetto splendidamente orchestrato, è ciò che Carla e Simone si erano prefissati di creare tanti anni fa: una casa di famiglia.

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