Una bella casa nell’Île de France

Nella foresta di Rambouillet, la facciata dell’antica locanda restaurata da Lau ha mantenuto il suo carattere originale: adoro il berceau in legno e paglia e le tradizionali finestre “alla francese”.

Questa dimora ha cambiato molte volte identità nel corso della sua lunga vita. Nel 18° secolo era un’osteria, nel 19° secolo diventò un casino di caccia, a metà del 20° secolo una famiglia inglese la trasformò in albergo e nel 2005 passò ai nuovi e attuali proprietari, François e la moglie pittrice Lau, che hanno deciso di farla diventare la loro casa definitiva in stile campagne chic.

Tutto è iniziato nel 2005. François, Lau e i loro due figli non hanno esitato a lasciare Parigi per una nuova vita. Mentre attraversano la bellissima foresta di Rambouillet, cadono sotto l’incantesimo di un’antica locanda pittoresca che prende il delizioso appellativo di “Auberge des Bruyères” . La storia racconta che negli anni ’40 fosse un casino di caccia in stile rustico. Acquistato da una famiglia inglese, divenne un hotel poi, negli anni ’80, si trasformò in un rinomato ristorante che vide come clienti un gran numero di artisti, da Gabin a Coluche… Lau, con l’occhio da pittrice che le fa intravedere l’insolito, segue ciò che il suo istinto le suggerisce e si mette all’opera per trasformare la dimora…

Molto rapidamente, si impegna nella nuova avventura che chiama “missione creativa”. C’è da dire che dopo alcuni anni all’École du Louvre, Lau si è arricchita di tutte le tecniche e oggi si distingue come artista a pieno titolo. Dipinge quadri astratti – i cui simboli sono rappresentativi della sua vita – che valorizza con vari materiali (corda, metallo, ecc.).

Per Lau non si tratta di rimodellare lo spazio ma di “rivisitarlo” , sempre con un occhio di riguardo alla naturalezza. I murales rivelano tutto il suo talento. Lo si vede subito: pareti color ocra tinteggiate a calce ravvivano l’ingresso. Pur conservando il segreto dei suoi ingegnosi impasti, Lau ce ne dà gli ingredienti:  “Io uso una tecnica marocchina a base di cera, sapone nero, diluente, sabbia e pigmenti. Per il pavimento, in cemento, opto anche per una finitura irregolare che, secondo me, aggiunge un carattere personale all’ambiente”.

Un modo originale per unire arte e decorazione. Alcuni dei suoi dipinti forniscono anche il punto di partenza per l’atmosfera generale che desidera conferire a una stanza. Nella sala di ricevimento, nella zona pranzo o nel soggiorno, una bella luce naturale si irradia attraverso le piccole piastrelle originali che accentuano il tono del bianco delle pareti e dei mobili con morbide patine. Vi notiamo le opere pittoriche dell’artista, i cui colori raddoppiano di intensità nella classicità ambientale.

La coppia ama anche andare ai mercatini e dagli antiquari di Perche o Beauce e non esita a distogliere alcuni reperti dalla loro funzione iniziale: nell’ingresso, pesanti vecchie imposte sono state utilizzate per creare una bella doppia porta; una testiera sposa armoniosamente un divano-letto del soggiorno;

Con lo stesso spirito, al vecchio ovile è stata affidata una nuova missione: è diventato un bagno, in un poetico stile country. Non senza una nota di umorismo con, ai piedi del lavabo, una brocca a forma di… lattiera! Adesso Lau può aggiungere la sua firma: questo luogo è davvero il riflesso della sua anima artistica, originale e bohémien ma soprattutto autentica.

Ph. Pierre-Jean Verger – Mon Jardin & Ma Maison Magazine

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