Nel 2007, Françoise Busson, antiquaria e appassionata del 18° secolo, ha iniziato la sua attività di affittacamere in tre suite duplex indipendenti, arredate con mobili patinati del 18° e 19° secolo. Dormire in queste splendide stanze dai colori antichi è come viaggiare indietro nel tempo, per tornare a ciò che era bello e prezioso. Le lenzuola ricamate in lino sono risciacquate con acqua di verbena, i piumini sono morbidi e i boutis sono fioriti. I bagni dal fascino antico non trascurano i comfort moderni. E la colazione viene lasciata all’ora desiderata in un grande cesto per la pesca dello sgombro, realizzato da un vecchio cestaio di Cancale.
Questo bagno della suite “Grande Cour” è un sorprendente mix di vecchie cementine, piastrelle bianche e nere anni ’50, arredi Napoleone III ridipinti in bianco e pareti dipinte in grigio.
Il priorato fu costruito nel IX secolo dai monaci di Mont-Saint-Michel e completato nell’XI secolo per proteggere la popolazione del villaggio dagli attacchi inglesi. Vera e propria roccaforte, era collegata alle case del borgo attraverso cunicoli sotterranei. Alcune feritoie testimoniano ancora oggi questa fortificazione, sebbene l’edificio sia stato rimaneggiato fino all’inizio dell’Ottocento. In passato c’era una cappella adiacente e molti terreni annessi alla proprietà, ma nel tempo si sono drasticamente ridotti. Le liti tra i vescovi di Dol e Saint-Malo segnarono la fine del priorato. I monaci, vessati e lacerati, stanchi della guerra, tornarono a Mont-Saint-Michel alla fine dell’XI secolo, abbandonando i luoghi e gli abitanti del villaggio al loro destino. Un avvenimento drammatico nella storia della famiglia: entra quindi in scena l’antenato della famiglia paterna di Françoise, Jean de Cherrueix, un avventuriero partito per cercare fortuna alle Crociate. Distintosi per il suo valore, ricevette gli onori che gli erano dovuti e, nobilitato, gli fu offerto il priorato abbandonato.
Nella camera da letto, la porta che chiude il bagno è di un confessionale di inizio ‘700. In alto a sinistra, la piccola scala in legno conduce alla suite “Côté Cour” (qui sotto).
Il letto dei bambini nell’angolo della suite “Côté Jardin” è un autentico letto Luigi XVI, vestito con lenzuola di lino ricamate, cuscini e boutis floreale. Un grazioso lampadario di cristallo completa l’ambientazione romantica.
Nel romantico giardino della casa, foto in basso, un bel momento da trascorrere all’aperto d’estate mentre si fa sera.
Reportage Côté Maison
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