Le potature donano alle piante perenni luce e spazio, favorendo così la loro ripresa vegetativa. La fine dell’inverno è il momento giusto per farlo: armati di buone cesoie e segui i preziosi consigli di Perennial Power per la tua pulizia di primavera in giardino!
Lasciare le foglie e i rami secchi sulle piante perenni in autunno vuol dire proteggerle dalle intemperie invernali. Dall’inizio di marzo inizia invece il periodo migliore per potarle. A fine inverno, infatti, quando le temperature cominciano ad alzarsi e le ore di luce aumentano sempre di più, è il momento ideale per intervenire sulle perenni rinsecchite e sfiancate da mesi di luce scarsa e freddo intenso: un intervento facile e soprattutto necessario per ringiovanire e ridare vigore alle piante. Assicurati però di non danneggiare le nuove gemme.
La potatura non è altro che tagliare i residui vegetali della stagione precedente. Con alcune piante, le foglie e gli steli sono già secchi e rotti e non si deve intervenire più di tanto. Altre invece, come l’Epimedium e il Phlomis, devono essere aiutate. Taglia i gambi e le foglie morte appena sopra la terra. Usa una cesoia ben affilata per le perenni erbacee (per intenderci quelle di piccole dimensioni che non superano i 30-40 cm di altezza), o un tagliasiepi per piante perenni di dimensioni più elevate.
Le piante sempreverdi che appaiono in buono stato non hanno bisogno di essere potate. Puoi tagliare invece a circa 10 centimetri dal suolo felci ed erbe ornamentali che appaiono meno belle. Rimuovi foglie e rami danneggiati dalla rosa di Natale (Helleborus orientalis) o dalla Bergenia: le piante appariranno di nuovo giovani. L’edera (Hedera) può essere potata tutto l’anno: dopo la potatura, diventa più compatta e folta. Alla fine di marzo/inizio aprile è il momento giusto per potare la lavanda (Lavandula) appena sopra il legno nudo: la pianta emetterà nuovi germogli verdi e diventerà col tempo più folta e bella.
Lo sapevi che esiste anche la potatura estiva? Quando i fiori appassiti vengono tagliati regolarmente, la pianta riceve tutta l’energia necessaria che le occorre per produrre nuovi fiori.
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