
Turchia, Libano e il mito greco
Il Giacinto, bulbosa originaria dell’Europa e dell’Asia e più precisamente della zona che va dalla Turchia centrale al Libano, prende il nome dal giovane principe di eccezionale bellezza che nel mito greco fu amato dal dio Apollo, ma ammirato e desiderato anche da Zefiro, il vento di ponente: durante una gara di lancio del disco tra i due antagonisti, quello lanciato da Apollo, deviato nella sua traiettoria da un colpo di vento alzato dal geloso Zefiro, finì col colpire alla tempia Giacinto, ferendolo a morte. Apollo decise allora di trasformare il bel ragazzo tanto amato in un fiore dall’intenso colore, lo stesso del sangue che Giacinto aveva perso dalla ferita.
All’interno di un appartamento, il Giacinto.va posizionato in un punto molto luminoso, ma non alla luce diretta del sole e mai troppo vicino a un termosifone. Irrigare una volta alla settimana evitando di bagnare fiori e foglie. Se lo stelo si flette, bagnare più spesso.
Il Giacinto fiorisce in primavera, da marzo a maggio, ma se viene forzato la fioritura si anticipa in inverno, da dicembre a febbraio.

Il Giacinto va messo a dimora all’inizio di ottobre: i bulbi vanno interrati a una profondità di almeno 15 o 20 cm, con una distanza di 15 cm tra l’uno e l’altro. Si presta anche alla messa a dimora in primavera, anche se in questo caso dovrete acquistare in un garden delle piantine già forzate.
Il bulbo del Giacinto, dopo la fioritura, ha bisogno di riposare all’asciutto durante l’estate, altrimenti viene attaccato dalle muffe che lo danneggiano irrimediabilmente. E’ opportuno quindi rimuoverlo dal vaso o dal terreno e conservarlo all’ombra e all’asciutto.
Piantine fiorite di Giacinto accolte da alti contenitori di vetro trasparente (foto in alto): una composizione insolita e di grande effetto che può star bene sia in salotto che in cucina come in ogni altro ambiente della casa.

Ufficio Olandese dei Fiori