La poesia di Monet a Giverny

In questo bellissimo reportage di Ann Street Studio la casa e lo splendido giardino a Giverny, in Francia, di Claude Monet

Con l’occhio di un pittore, l’impressionista francese Claude Monet combinava spesso nel suo giardino fiori di colori simili e permetteva loro di crescere senza costrizioni. E nella sua casa entravano gli stessi colori dei fiori che coltivava personalmente e dipingeva. “Il mio desiderio è di rimanere sempre così, vivendo tranquillamente in un angolo di natura”.

Lo studio di Monet era un santuario privato dove lavorava in solitudine dopo aver curato le sue amate aiuole. Dedicato a coltivare i suoi soggetti in natura prima di renderli su tela, il pittore è stato in grado di influenzare la profondità emotiva e l’intensità del suo lavoro.

Tanto giardiniere quanto artista, Monet ha abbellito le elaborate vignette di fiori, acqua e alberi che circondano la sua iconica fattoria della Normandia con l’intento appassionato di catturarli su tela.

La visione artistica non convenzionale di Monet era evidente anche in cucina, dove delle piastrelle bianche e blu abbagliano la stanza con colori e motivi.

Ferventemente devoto al suo vasto giardino fiorito, chiamato Le Clos Normand, Monet era ossessionato dalla creazione delle vibranti composizioni di fioriture che circondano la sua proprietà. Pochi sanno che l’artista ha veramente piantato per dipingere e che ha fermato le sue ambizioni artistiche per scavare, seminare e sarchiare ogni giorno, a partire dall’alba.

Sebbene Monet fosse noto per esporre i capolavori di Renoir, Cézanne e Manet sulle pareti della sua camera da letto (qui sopra),  considerava altrettanto accattivanti le vedute dei suoi giardini (foto in basso).

Guarda il reportage completo di Ann Street Studio 

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