Dietro le quinte

Scenografa, pittrice e stilista, Christine Gurtner ha fatto della sua casa vicino a Parigi il suo studio e il suo palcoscenico teatrale, dove oggetti e creazioni antiche seguono alla perfezione la loro partitura.

Christine Gurtner, pittrice, scultrice e appassionata di moda, vive con il marito e i loro due gemelli in questa casa nell’ Île-de-France aperta su cortile e giardino, isolata dalla strada e da sguardi indiscreti da un alto muro di cinta di pietra bianca. Simmetrica nell’aspetto e nella facciata, si apre ad est attraverso grandi porte finestre su un terrazzo, fiancheggiato da balaustre in pietra, che scende verso il giardino.

Al piano terra si sviluppano un ingresso, una cucina e una doppia reception. Una scala arrotondata, illuminata da un tetto in vetro, conduce ai due piani  superiori, che ospitano le camere da letto e i bagni. Christine aveva poco lavoro da fare. Guidata dallo spirito del luogo, ha lasciato esprimere la sua natura sensibile e l’inventiva per arredarlo, fedele alla sua tavolozza preferita e al suo stile.

Dopo aver studiato arti decorative a Strasburgo, dove ha imparato scultura e disegno, Christine ha studiato fashion design all’Esmod. Tutti questi universi creativi la portano alla scenografia, all’arredamento e al costume, dopo un periodo alla Chambre Syndicale de la Couture Parisienne come insegnante. Un universo che permea la sua vita quotidiana. Veste con un’evidente attenzione ai dettagli e alla forma, che si ritrova sia nei suoi dipinti che nei suoi interni. Crea gioielli e accessori moda, dipinge ritratti dove i personaggi sono importanti quanto i dettagli decorativi, come un guanto o un gioiello. Nella foto qui sopra: il manichino couture, vestito con un abito del designer Albrecht Ollendiek, invita gli ospiti a entrare nel soggiorno e ad accomodarsi sul divano di lino (La Redoute) o sulle bergères (Gilles Nouailhac).

La casa è un grande studio e vi si presta volentieri, Christine dipinge ed espone in ogni stanza, secondo il suo stato d’animo, la dimensione della tela e la luce naturale diffusa dalle alte finestre schermate di lino bianco. Non è raro trovarla, pennello in mano, nella sua cucina o sul tavolo ovale della sala da pranzo dietro cui sono ammucchiate le sue opere, ogni pezzo è composto come un quadro, punteggiato da zone di profonda sfumatura nera. Un tocco oscuro e serio, che dà vita a un suono più leggero. Nella foto qui sopra: a sinistra, la cucina mescola stili e atmosfere, moderne e retrò allo stesso tempo, diventando bottega culinaria e d’artista. A destra, una vecchia sedia funge da servitore e accoglie argenteria, biancheria per la casa e stoviglie.

Alcuni arredi sono stati recuperati, abbandonati su un marciapiede o rinvenuti in un negozio di brocante: ora, accostati con maestria da Christine a oggetti e complementi di origine e stile diversi, fanno parte di un tutto e compongono quadri viventi. Mobili e oggetti si armonizzano e si mescolano, istintivamente, per creare atmosfere insolite e inaspettate, felici mescolanze di oggetti screziati, mobili di famiglia e dettagli esotici.


Ph. Patrick Sordoillet

Reportage pubblicato da Campagne Décoration Magazine 

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