Passione Brocante

Il fotografo Tim Clinch ha sempre curiosato n qualche mercatino delle pulci europeo o altro. Oggi, però, sfoga la sua passione per gli acquisti soprattutto nel villaggio bulgaro di Mindya, dove vive da vent’anni. Nel tempo ha “scovato” innumerevoli tesori tradizionali, dalle coperte filate in casa alle stufe alte fino al soffitto, come ora testimonia la sua casa.

“È tutta roba vecchia da buttare trovata nei mercatini, raccolta qua e là.” Tim Clinch, un fotografo professionista che vive in Bulgaria da quasi 20 anni, ha sicuramente fatto di più che raccogliere “vecchia roba da buttare”. Situata a Mindya, un grazioso villaggio che si estende ai piedi dei Balcani, la sua casa è a circa tre ore da Sofia. È un posto bellissimo, il paesaggio è ricco di alberi e fiori, ma il villaggio è stato un po’ trascurato negli ultimi decenni. Si vedono occasionalmente edifici abbandonati e recuperati dalla natura, con rami che sporgono dalle finestre e dai tetti. Ma per ogni casa abbandonata, ce ne sono molte altre che mostrano molta cura e attenzione, non ultima quella di Tim.

“I prezzi degli immobili qui erano estremamente ragionevoli”, mi dice. «In Guascogna ho divorziato e ho perso tutto. Un buon amico mi ha suggerito di cercare in Bulgaria. È stata la prima casa che ho visto, anche se ne ho viste più di 30. La vista era perfetta e la casa era molto conveniente. Anche se all’inizio non ero molto convinto, presto mi innamorai sia della casa che della campagna.’ Nella foto in alto: il balcone vanta una bella vista su Mindya. Quando Tim si trasferì qui per la prima volta, mise da parte i suoi classici arredi francesi, che non si adattavano all’atmosfera calorosa e tradizionale del posto. Tra i pezzi bulgari che ha acquistato per sostituirli ci sono i mobili in vimini della casa, come questa sedia a dondolo e un tavolo per la colazione, e opere di artigiani locali: la scultura sul balcone, ad esempio, è stata realizzata da uno studente d’arte di Gorna Oryahovitsa. “L’ho presa per un euro!”

Tim ha cercato di conservare quanto più possibile l’edificio originale, mantenendo l’esterno quasi esattamente come l’ha trovato. Gli interni sono prevalentemente rossi, bianchi e verdi – come la bandiera nazionale – e lui si è astenuto dal modernizzare troppo le cose per paura di perdere l’atmosfera della casa. Nella foto in alto: posta in un angolo dell’ufficio di Tim, dipinta di un bianco senza pretese, c’è una tradizionale stufa alta chiamata “jamal”. La testa di mucca di vimini sulla panca di legno è stata realizzata da un artista di Kiev.

Sulla parete della camera da letto di Tim sono appesi un paio di ritratti di un artista locale. Per ironia della sorte, le pantofole tipicamente ucraine sotto la sedia sono una delle poche cose inglesi in casa, un tempo appartenute al padre di Tim.

Nella foto qui sopra: uno specchio verde – un tesoro trovato già in situ – è appeso a una parete della stanza degli ospiti, rivestita con un archetipo di tessuto balcanico. Nella foto in basso: Tim utilizza il fienile restaurato per workshop fotografici e affitti per le vacanze. I visitatori invernali si riparano nel calore dei suoi letti a cassettoni, ricoperti di coperte provenienti dai monti Rodopi. Il baule dipinto custodisce ulteriori rivestimenti, così come i costumi festivi di Tim, come il vestito ricamato riservato all’Alphabet Day, che celebra la creazione in Bulgaria della scrittura cirillica. Alla destra della stufa a legna si trovano tre sgabelli per la mungitura, mentre alla sua sinistra c’è una vetrina vuota: Tim è ancora alla ricerca di un’opera d’arte adatta da collocarvi.

Ph.

The World of Interiors