A Bruges, in Belgio, Greet Lefèvre si è ispirata alle dimore del 18° secolo per arredare la dimora di recente costruzione della sorella. In questo reportage pubblicato da Maisons de Campagne Magazine le foto di questa casa di charme in stile francese che, tra tradizione e tocchi contemporanei, sembra essere sempre esistita…
Greet Lefèvre, uno dei designer d’interni più noti del Belgio, ama mettere in risalto l’artigianato. Grande ammiratrice del commerciante d’arte e antiquariato Axel Vervoordt, che considera il maestro assoluto della decorazione moderna, dà un posto d’onore all’eleganza e all’atemporalità in ogni suo progetto. I suoi interni lo testimoniano: oggetti troppo appariscenti, decorazioni superflue ed eccessive manifestazioni di lusso non vi trovano posto. Nella foto qui sopra: busto d’epoca, specchio laccato e oggetti decorativi adornano con eleganza l’ingresso del palazzo.
La sua decorazione suggerisce equilibrio, calma e pace. Nei suoi interni sobri ed eleganti, Greet Lefèvre dà un posto molto speciale all’antiquariato. “Ho sempre avuto un grande trasporto per lo stile francese e inglese del 18° secolo, in particolare dell’epoca di Luigi XVI in Francia e di Giorgio III in Inghilterra” spiega la decoratrice, che definisce il suo stile più o meno classico ma con una prospettiva nettamente contemporanea. “Mi piace la combinazione di mobili antichi con pezzi più moderni.“
La scala in rovere (foto in alto), con la sua balaustra di pregiate colonne in ferro battuto, è stata realizzata da un fabbro locale.
Da diversi anni, Greet e suo marito gestiscono l’attività di falegnameria di famiglia fondata da suo nonno nel 1890. Specialista da quattro generazioni nella lavorazione del legno e decorazioni in legno, l’azienda “Lefèvre Interiors” è oggi uno dei migliori designer belgi. In alto: la spaziosa cucina combina felicemente marmo e legno.
La casa della sorella Inge, a Bruges, è la prova del suo talento. È un maestoso palazzo in stile francese costruito con vecchi materiali di recupero. “Mia sorella e suo marito ce l’hanno chiesto molto chiaramente: volevano una casa grande, tradizionale, confortevole e facile da vivere, in cui trascorrere momenti piacevoli in compagnia dei loro amici e dei loro figli.“ Qui sopra: piatti di porcellana e ceramica blu ricoprono gli scaffali della credenza della sala da pranzo.
“Anche se personalmente non apprezzo i grandi spazi, perché perdono tutta la loro intimità, l’architetto Peter Bovijn ha progettato un edificio imponente, allestendo spazi intimi e accoglienti.“ Nella foto in alto: con il suo pavimento rivestito di piastrelle in terracotta e l’alto soffitto in legno, la sala da pranzo imita lo stile fiammingo.
Avendo gusti identici a quelli della sorella, Greet, responsabile della parte decorativa, non ha avuto problemi a gestire il progetto. “Ricercare oggetti d’antiquariato e trovare pezzi per decorare la casa è sempre stato un piacere per me. Sapevo che ogni mia scelta sarebbe piaciuta anche a mia sorella.“ Nella foto in alto: i colori vivaci del divano e della poltrona sono contrastati da un tavolino in legno grezzo. Una messa in scena sottilmente equilibrata.
Ogni pezzo ha la sua unicità. Il legno di quercia francese è onnipresente. Si trova sul soffitto, all’altezza delle travi della sala da pranzo, di certe camere da letto, della scala… Il suo calore contrasta con il freddo del rivestimento, dal pavimento del corridoio in pietra blu belga, ai mattoni dell’orangerie fino al marmo di Carrara in cucina. Inoltre, il colore gioca un ruolo importante nello stile tradizionale. Discreto, neutro ma con un tocco audace. Nella foto in alto: il rosso Balmoral de Flamant delle pareti della biblioteca la separa visivamente dal soggiorno dipinto di color tortora.
Un ritratto ad olio del XIX secolo è posizionato sopra il camino in marmo del salotto.
.
Le camere alternano colori accesi e colori più tenui.
Al piano superiore, una lunga panca dai toni rosa pallido prende posto nel corridoio che conduce al bagno (qui sotto).