Siamo sempre e solo i custodi temporanei delle case in cui viviamo ma a volte, quando siamo fortunati, ne arriva una che sembra proprio destinata a noi. Questo è il caso della fattoria del XVII secolo nell’East Sussex (UK) che Mark Winstanley, Direttore Creativo di The White Company, condivide con sua moglie Sally, i loro figli adolescenti Felix e Mabel, e il Labradoodle Hector. Quando pochi anni fa Mark si è imbattuto per caso nella casa pubblicizzata per la vendita in una copia della rivista Country Life, ne è rimasto immediatamente affascinato. Aveva molto spazio, un bellissimo giardino e si trovava in una zona che conosceva e amava. Ma più di ogni altra cosa aveva la qualità che Mark stava cercando: “Mi ha fatto battere forte il cuore”, racconta. E difficilmente, quando accade questo, ci si può sbagliare: quella era la casa che stava sognando da tempo…
L’occhio creativo e il senso innato di Mark per l’arredamento lo hanno portato al suo ruolo attuale presso The White Company, dove ha lavorato negli ultimi 14 anni, dopo una carriera di 17 anni presso Laura Ashley – prima come designer di tessuti e infine come direttore creativo. Le influenze di entrambi i brand sono evidenti nel decor della fattoria. La stampa e il colore degli anni passati da Mark in Laura Ashley sono stati sostituiti da una tavolozza contenuta e un uso abile di tessuti e trame. I bei pezzi d’antiquariato che Mark ha collezionato per la maggior parte della sua vita sembrano pensati per arredare questa casa. E i materiali naturali di legno, lana e lino creano ovunque un’atmosfera meravigliosamente morbida e accogliente.
Arredi dai tessuti morbidi in una palette dai toni tenui rendono accoglienti e confortevoli il soggiorno (foto in alto) e lo studio (qui sotto).
“La base della casa è bianca e neutra e il suo è uno stile senza tempo”, afferma Mark. Tutto perfettamente in linea con l’estetica classica di The White Company, così ben espressa in For the Love of White, il bellissimo libro scritto dalla fondatrice dell’azienda, Chrissie Rucker.
La cucina ha una coppia di tavoli in stile refettorio, uno funziona da isola (foto in basso), l’altro da tavolo da pranzo. Nella foto qui sopra, la collezione di porcellane e di cristalli antichi di Mark esposta in un mobile a giorno.
Nella camera da letto padronale, due tavolinetti da giardino fungono da comodini. “Nonostante siano leggermente diversi, mi piacciono perché permettono una certa simmetria”.
Ph. Chris Everard via The Home Page
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