Magali Avignon, fondatrice del brand di illuminazione Enamoura, apre le porte della sua “Maison de Ville” nel quartiere Vauban, a Marsiglia. Questa casa baciata dal sole, profuma di mare e di macchia mediterranea. Qui si dimentica la città per assaporare la Provenza nella sua intimità più segreta.
Magali: una provenzale nata nel Luberon e segnata per sempre dalle scene della sua infanzia, tra la nonna Lisette e le zie Yvonne e Ursule. Dopo una carriera nel marketing è tornata nella sua terra natale. Mentre cercava una proprietà in cui stabilirsi, ha visto dietro una recinzione questo vecchio edificio abbandonato, nel cuore di Marsiglia… Senza pensarci due volte, ha deciso di trovare i proprietari ed è riuscita ad acquisire la proprietà. Poi ha intrapreso un lavoro colossale: praticamente tutto doveva essere smantellato per essere ricostruito. Gli elementi antichi sono stati recuperati e riutilizzati poi nell’interior design: vecchie porte, finestre, persiane, ecc.
Oggi, appena varcata la soglia, la casa ci immerge in uno spazio ideale, che potrebbe trovarsi ovunque in Provenza. Scopriamo spazi aperti al sole, una piscina dove fiorisce un mandorlo, una terrazza sotto il pergolato dove risuona il tintinnio delle stoviglie artigianali… Ci sono muri di pietra a vista, biancheria ricamata, vimini, ma anche la ceramica, direttamente legata alla terra ocra della Provenza. Perché anche la casa è piena di connessioni. Legami con la terra, ma anche con la sua gente. Qui sono nate intime collaborazioni con artisti, creatori e artigiani locali: Franca, Franck Lebraly, Manon Monge, Margaux Derhy o, più recentemente, Marion Graux…
I piatti del servizio calendario ricordano l’epoca in cui ogni famiglia provenzale aveva il proprio. Magali ha scelto di aggiornarlo collaborando con l’artista e illustratore Franck Lebraly.
Al centro dello spazio abitativo, la sala da pranzo oscilla tra gli stili. Muri in pietra a vista, vecchie persiane, un mazzo di ortensie essiccate e un tavolo di legno grezzo, ricavato dalla vecchia porta della casetta da giardino… I richiami alle case di campagna del passato sono innumerevoli. Ma l’arredamento prende una svolta molto più moderna con cemento lucido color crema, una collezione di sedute di design e un’area biblioteca striata di nero.
Accanto a Ursule si trova Lisette, nei toni misti del bianco e dell’ocra: questa sospensione è il risultato di una collaborazione tra Enamoura e il duo ceramista marsigliese Franca (Caroline Bartoli e France Bocognani). Nelle forme evoca le antiche lampade smaltate, tipiche delle case del Sud. Dal punto di vista materiale, attinge direttamente dal suolo provenzale, dall’ultima cava francese di Gargas (nel Luberon).
La cucina prolunga lo spirito della sala da pranzo, a metà tra tradizione e modernità. Ampiamente aperto alla luce, offre una bella purezza di colori, attorno ad un pavimento liscio, linee fluide e pietre naturali. In contrasto con i pannelli in legno, ancora la natura grezza con il muro di pietra. Qua e là emergono alcune note contemporanee, come le lampade a sospensione “a tubo”.
Siamo in città ma l’arredamento suggerisce di dormire come in campagna. Con due antiche porte in legno come testata, il letto assume un aspetto particolarmente rurale. Dal muro in pietra a vista alla biancheria da letto ricamata, l’atmosfera invita ad ascoltare il canto delle cicale.
Il vecchio mobile ora funge da mobile sottolavabo e dona subito carattere a questo piccolo bagno. Decorato con la figura di un elefante, ha anche un tocco di esotismo.
Il piano terra era un tempo un garage: Magali ha trasformato completamente il luogo, grazie a un lavoro colossale. Dotata di una grande panca in gesso, oggi evoca salotti mediterranei, pieni di materassi e cuscini colorati, dove è bello rilassarsi. Toni rossi, rame, legno e pelle si mescolano con autenticità.
Muro di mattoni e gradini di cemento lucidato: la rampa di scale ha un arredamento minimalista. È decorato con una coppia di lampade a sospensione Ursule in terra rossa, risultato di una collaborazione tra Enamoura e Poterie Barbotine, ad Aubagne. “Tornito a mano, steso ad asciugare al sole e poi rivoltato prima di essere cotto in forno, la grana della sua pelle terrosa conserva la traccia del gesto e le sue forme sono pure e generose”, spiega Magali.
Il soggiorno invernale beneficia di un ampio tetto interno in vetro che si apre sulla suite principale. Dietro c’è il giardino, una bolla di ruralità in mezzo alla città. Sotto le massicce travi risuonano oggetti e materiali tipicamente mediterranei: lampade a sospensione in vimini intrecciato, seggioloni in rattan, sgabelli ricoperti di paglia.
Progettata come un laboratorio, questa camera beneficia di un ampio tetto interno in vetro e di una grande vetrata che si affaccia sul giardino. Il copriletto a quadretti evoca la vicina Camargue, mentre la piccola lampada a sospensione Lisette in terra rossa è stata realizzata, come la sorella Ursule, presso Poterie Barbotine .
Poche cose, ma ricercate con cura: l’arredamento di questo bagno offre una bellissima lezione di equilibrio. Il lavabo in pietra solida è perfettamente incastonato con linee pulite. Attorno bastano un delicato sgabello, antiche ceramiche e qualche raffinato accessorio.
Disposta come all’ombra della vegetazione, la vasca da bagno freestanding sembra quasi all’esterno. Per i dettagli, noteremo anche il piccolo sapone naturale marmorizzato, realizzato a mano dalla saponiera Manon Monge (della Fabrique de Courennes, vicino a Saignon). Un’altra bellissima collaborazione di Enamoura, il cui profumo di verbena odorosa è inebriante.
Tra i cactus si svela una piccola piscina, una vera oasi in mezzo alla città. dove è allestito un piccolo salotto estivo, con una panca rigida e poltrone in rattan.